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lunedì 18 ottobre 2010

LA DONNA CHE ODIAVA LE ROSE


Non potrei mai amarti,

livida e oscura dama,

di notti gelide come la tua natura…



non potrei mai cercarti,

odorarti, possederti,

sei solo una spina

che buca la pelle diafana,

di questo corpo dilaniato

dal tuo magnifico aspetto…



non potrei donarmi,

neppure per un attimo,

all’offerta delle tue labbra velenose,

perché tu… tu…



…odi le rose!

1 commento:

  1. Che bella questa SENZA SCRUPOLI... sarebbe stata perfetta come apertura di una trasmissione sui libri.

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