Distruggerei il mondo,
con il giallo dei narcisi,
il rosso vellutato delle rose,
darei un po’ di pioggia d’oro
per bagnare questa terra d’amore…
la natura combatte ogni giorno,
perché la passione non si allenti,
l’artificio dei colori continui ad
esistere, tra me e la vita…
darei la forza dei fiordalisi,
degli iris Nobile e il loro colore
per alleviare ogni dolore
per nuovamente tornare…
il canto delle farfalle,
la loro danza silenziosa,
la carezza della sera,
il bianco dei gigli
come cornice alla mia disperazione…
volerei sul rosso scarlatto dei papaveri,
sul magenta dei rododendri,
per seppellire l’ascia del desiderio
e immortalarmi foglia di felce
nella luce di un giorno nuovo…
concederei poco al pathos
ma mi unirei furtivo
a quel canto con il cuore
schiuso in eterno.
Daniele Bertoni 2008/09